
Brexit. Male Piazza Affari, raffica di stop. Banche inglesi e sterlina ko
Ansa
Peggiorano le Borse europee mentre la sterlina va a picco. Il Dj Stoxx 600, l’indice che sintetizza l’andamento dei 600 principali titoli del Vecchio Continente, cede il 2,48%. Londra perde l’1,3%, Parigi l’1,4% e Francoforte l’1,5% mentre limita le perdite Madrid (-0,7%). Milano ancora una volta tra le peggiori (-2,2%), preceduta solo da Stoccolma (-6%) e Helsinki (-5,4%), chiuse venerdì scorso, e da Dublino (-6,6%), contraria alla Brexit. A Londra crollano Rbs (-14%) e Barclays (-12,3%), oltre a Easy Jet (-19%).
Peggiora ancora Piazza Affari mentre sui titoli quotati nel Ftse Mib piovono le sospensioni al ribasso. L’indice delle Blue chip arretra del 2,22% con 9 titoli congelati (Mps, Mediobanca, Unicredit, Ubi Banca, Bpm, Azimut, Ferragamo, Generali e Mediolanum). L’istituto senese segna un calo teorico di oltre il 10%, seguito da Mediobanca (-9,6%) e Unicredit (-8,24%).
Nuovo forte calo della sterlina a seguito del voto sulla Brexit.
Prezzo del petrolio ancora giù
Gilt decennale sotto 1%, prima volta in storia – Il rendimento del Gilt decennale britannico è sceso sotto l’1% per la prima volta nella storia. Lo rileva Bloomberg precisando che il rendimento del titolo di stato a 10 anni è sceso di 9 punti base, allo 0,993%, il valore più basso dal 1989, ovvero da quando è iniziata la rilevazione.
Spread in lieve calo, a 162,2 punti – Poche oscillazioni per lo spread tra Btp e Bund tedesco questa mattina. Dopo un’apertura a 163 punti, il differenziale è sceso ora a 162,2 punti, con un rendimento dell’1,51%.
Asia rimbalza Tokyo +2,39% – Rimbalzano i listini orientali in avvio di settimana e dopo il venerdì nero della Brexit ed il voto spagnolo senza una maggioranza di governo. Gran finale per Tokyo (+2,39%), mentre Shanghai guadagna l’1,45% a differenza di Hong Kong (-0,54%). Tiene Sidney (+0,47%), chiusura stabile per Seul (+0,08%). In arrivo dati dagli Usa (bilancia commerciale, fiducia dei manager ed indice Fed di Dallas).
Tokyo, chiusura in rialzo (+2,39%) – La Borsa di Tokyo ha terminato la prima seduta della settimana col segno più, dopo il crollo di venerdì, mentre non ha conosciuto pausa il declino della sterlina sui mercati asiatici: l’indice Nikkei ha messo a segno un rialzo del 2,39%, guadagnando 357 punti a quota 15.309,21. Lo yen si è apprezzato ulteriormente con il dollaro, assestandosi poco sopra quota 101, mentre la sterlina ha continuato a deprezzarsi sullo yen da venerdì scorso, malgrado le parole del ministro delle Finanze nipponico Taro Aso, questa mattina, su possibili misure di intervento per stabilizzare i mercati valutari.
Prezzo oro non arresta corsa, +1,5% a 1335,5 dollari – Non arresta la corsa il prezzo dell’oro a seguito dell’afflusso degli investitori sui beni rifugio per via della Brexit. Il metallo con consegna immediata avanza dell’1,5% a 1335,5 dollari l’oncia dopo il balzo dell’8% visto venerdì.
Yuan a 6,6402 dollari, minimi 5 anni e mezzo – Lo yuan sconta l’effetto Brexit e le incertezze correlate scivolando ai minimi degli ultimi 5 anni e mezzo sul dollaro: il renminbi, la cui parità sul biglietto verde è stata fissata oggi a 6,6375, ha toccato quota 6,6402, il livello intraday più basso da dicembre 2010 e in calo dello 0,2% dalla chiusura di venerdì. Il dollaro si rafforza sulle piazze asiatiche, con la sterlina che resta sempre sotto pressione dopo il tracollo di venerdì, ai minimi degli ultimi 31 anni.