giugno 27

Brexit. Borsa. Milano in lieve rialzo, Londra giù. Asia rimbalza dopo il tonfo. Sterlina ancora ko

Ansa
Conferma il rialzo dell’apertura Piazza Affari nella prima mezz’ora di scambi. L’indice Ftse Mib guadagna l’1% a 15.880 punti, trascinato da Bpm (+4%), Bper (+3,49%), che prevede coefficienti patrimoniali in miglioramento già a fine giugno, UnipolSai (+3%) e Banco Popolare (+2,67%). Acquisti anche su Unicredit (+2%) ed Mps (+1,83%), più cauta invece Intesa (+0,4%). Bene Eni (+2,11%), favorita dalle quotazioni del greggio, giù invece Yoox-Net-à-Porter (-3,18%), Cnh (-2,35%) ed Exor (-0,88%). Sprint di Rcs (+4,99%), che si porta sul prezzo del rilancio dell’Opa di International Media Holding (0,8 euro), debole Cairo (-1,22%).

Avvio di seduta contrastato per le principali borse europee dopo il venerdì nero della Brexit.
Madrid (+2,5% a 7.981 punti) è positiva dopo il voto politico di domenica, che ha premiato il Ppe senza però conferirgli una maggioranza di governo. Cedono Londra (-0,5% a 6.168 punti), Parigi (-0,8% a 4.073 punti) e Francoforte (-0,4% a 9.518 punti).

Nuovo forte calo della sterlina a seguito del voto sulla Brexit. 

Prezzo del petrolio ancora giù
Spread Btp-Bund parte poco mosso a 163 punti – Partenza poco mossa per lo spread fra Btp e Bund tedesco mentre continua l’incertezza sui mercati a seguito del Brexit. Il differenziale segna quota 163 punti contro i 160 della chiusura di venerdì. Il rendimento espresso è pari all’1,55%.
Asia rimbalza Tokyo +2,39% – Rimbalzano i listini orientali in avvio di settimana e dopo il venerdì nero della Brexit ed il voto spagnolo senza una maggioranza di governo. Gran finale per Tokyo (+2,39%), mentre Shanghai guadagna l’1,45% a differenza di Hong Kong (-0,54%). Tiene Sidney (+0,47%), chiusura stabile per Seul (+0,08%). In arrivo dati dagli Usa (bilancia commerciale, fiducia dei manager ed indice Fed di Dallas). 
Tokyo, chiusura in rialzo (+2,39%) – La Borsa di Tokyo ha terminato la prima seduta della settimana col segno più, dopo il crollo di venerdì, mentre non ha conosciuto pausa il declino della sterlina sui mercati asiatici: l’indice Nikkei ha messo a segno un rialzo del 2,39%, guadagnando 357 punti a quota 15.309,21. Lo yen si è apprezzato ulteriormente con il dollaro, assestandosi poco sopra quota 101, mentre la sterlina ha continuato a deprezzarsi sullo yen da venerdì scorso, malgrado le parole del ministro delle Finanze nipponico Taro Aso, questa mattina, su possibili misure di intervento per stabilizzare i mercati valutari. 

Prezzo oro non arresta corsa, +1,5% a 1335,5 dollari – Non arresta la corsa il prezzo dell’oro a seguito dell’afflusso degli investitori sui beni rifugio per via della Brexit. Il metallo con consegna immediata avanza dell’1,5% a 1335,5 dollari l’oncia dopo il balzo dell’8% visto venerdì. 

Yuan a 6,6402 dollari, minimi 5 anni e mezzo – Lo yuan sconta l’effetto Brexit e le incertezze correlate scivolando ai minimi degli ultimi 5 anni e mezzo sul dollaro: il renminbi, la cui parità sul biglietto verde è stata fissata oggi a 6,6375, ha toccato quota 6,6402, il livello intraday più basso da dicembre 2010 e in calo dello 0,2% dalla chiusura di venerdì. Il dollaro si rafforza sulle piazze asiatiche, con la sterlina che resta sempre sotto pressione dopo il tracollo di venerdì, ai minimi degli ultimi 31 anni.