Grecia, il Parlamento greco vota, Tsipras alla prova. Si dimette vice ministro Finanze Valavani
Ansa
In Parlamento ad Atene il dibattito sul piano di riforme urgenti, è corsa contro il tempo. Si dimette la vice ministro delle Finanze Valavani: ‘L’accordo è insostenibile’. Il vicepresidente della Commissione Ue avverte della presenza di nodi politici sul prestito ponte.
La Commissione Ue ha deciso di proporre l’uso del fondo Efsm per un programma di breve periodo (prestito ponte) in favore della Grecia da 7 miliardi ma alcuni Paesi hanno serie preoccupazioni in merito e dobbiamo superare delle “difficoltà politiche”. Così il vicepresidente della Commissione Ue, Valdis Dombrovskis, in conferenza stampa. “Siamo a conoscenza di serie preoccupazioni da parte di alcuni Paesi non membri dell’Eurozona e stiamo per questo lavorando a soluzioni che proteggano questi Paesi non membri della zona euro da qualsiasi eventuale conseguenza finanziaria negativa”, ha spiegato il commissario Ue. Alcune capitali, ha spiegato, “hanno serie preoccupazioni e dobbiamo per questo affrontare anche queste difficoltà politiche”.
Intanto al Parlamento ad Atene il dibattito sul primo piano di riforme urgenti. Si tratta del provvedimento che, secondo quanto richiesto dall’eurosummit, conclusosi con l’accordo in extremis lunedì mattina, deve essere approvato entro la mezzanotte di oggi per far partire il negoziato il terzo piano di aiuti richiesto dalla Grecia al fondo Esm.
Il vice ministro greco delle Finanze Nantia Valavani ha annunciato oggi le sue dimissioni con una lettera al primo ministro Alexis Tsipras nella quale esprime dubbi sul nuovo accordo raggiunto tra Atene e i creditori internazionali della Grecia sostenendo che con esso la Germania intende “umiliare completamente il governo e il paese”. Nella sua missiva Valavani sottolinea che l’intenzione (del governo di Berlino) è che l’attuale governo approvi le nuove misure di austerità, solo per cadere in un secondo tempo e essere sostituito da un governo di “volenterosi”. Inoltre, Valavani afferma che la “capitolazione” concordata dal governo greco non consente alcuna prospettiva per una ripresa e che “questa soluzione particolare, che viene eseguita in modo così deprimente, non è una soluzione sostenibile”. Il ministro uscente conclude la sua lettera ringraziando il premier Alexis Tsipras per l’opportunità offertale ed esprimendo la speranza che “la lotta” proseguirà.
Si è dimesso anche il Segretario Generale del Ministero dell’Economia, delle Infrastrutture, Marina e Turismo Manos Manousakis. In una lettera riportata dal sito iEfimerida.gr, indirizzata al premier Alexis Tispras ed al ministro dell’Economia Giorgos Stathakis, il responsabile afferma che “la politica del governo espressa nel disegno di legge ‘Disposizioni urgenti per il negoziato e la conclusione di un accordo con l’Esm’ rende impossibile la mia permanenza in questa posizione”.
Oltre metà direzione Syriza contro accordo – Ben 109 membri del comitato centrale di Syriza su 201, riporta Kathimerini online, si sono detti contro l’accordo stipulato dal premier Alexis Tsipras con l’eurozona.
L’accordo sulla Grecia è un “nuovo trattato di Versailles”, ha detto l’ex ministro delle Finanze greco Yanis Varoufakis intervenendo in Parlamento durante il dibattito sul primo pacchetto di riforme presentato dal governo Tsipras.