Grecia, Varoufakis si dimette: “Lascio per aiutare Tsipras nella trattativa”

Balestreri e Ricciardi per Repubblica
MILANO – La testa di Yanis Varoufakis per far ripartire la trattative: il giorno dopo la vittoria del no al referendum greco sulla proposta di accordo da parte dei creditori, il ministro delle Finanze di Atene annuncia a sorpresa le sue dimissioni. “Me ne vado – scrive sul suo blog – per aiutare Tsipras nella trattativa”. Un negoziato che riparte a fatica dopo il radicalizzarsi della posizione ellenica, anche se il premier Alexis Tsipras ha subito detto di interpretare la vittoria alle urne come un mandato rafforzato a stringere un accordo con i creditori. Ferve il lavoro in tutte le cancellerie, con i vertici delle istituzioni europee in contatto e il fiato sospeso per le decisioni della Bce, che deve scegliere se confermare o meno la liquidità d’emergenza alle banche greche: senza il cordone con l’Eurotower, sono praticamente spacciate. Domani è previsto un vertice Ue, convocato dal presidente del Consiglio, Donald Tusk.
Varoufakis ha spiegato in un post sul suo blog di aver lasciato l’incarico per consentire al primo ministro di stringere più facilmente un accordo con i creditori. “Subito dopo l’annuncio dei risultati del referendum, sono stato informato di una certa preferenza di alcuni membri dell’Eurogruppo e di ‘partner’ assortiti per una mia… ‘assenza’ dai loro vertici, un’idea che il primo ministro ha giudicato potenzialmente utile per consentirgli di raggiungere un’intesa”, ha scandito Varoufakis, “per questa ragione oggi lascio il ministero delle Finanze”. Ha quindi aggiunto: “Considero mio dovere aiutare Alexis Tsipras a sfruttare come ritiene opportuno il capitale che il popolo greco ci ha garantito con il referendum di ieri e porterò con orgoglio il disgusto dei creditori”.
Intanto il presidente dell’Eurosummit, Donald Tusk, ha convocato per martedì alle 18 una riunione dei leader dei Paesi dell’area euro per “discutere la situazione dopo il referendum in Grecia”. Il clima di allerta è grande: i mercati hanno riavviato le contrattazioni in rosso, con lo spread in ampliamento, ma non sta per ora registrando il panico che alcuni paventavano. Le banche d’affari hanno rilasciato report e commenti flash nei quali assumono l’uscita della Grecia dall’Eurozona come scenario di base per i prossimi giorni, ma il filo delle trattative non si è interrotto. Parigi è sempre più nel ruolo di ‘colomba’: il debito della Grecia “è troppo alto per consentire una ripresa” e discuterne una ristrutturazione “non è un tabù”, sostiene il ministro delle Finanze francese, Michel Sapin, che tende una mano ad Atene: “Ci sono le basi per un dialogo sul tavolo, ora spetta alla Grecia fare proposte”.