Grecia. Voto di Atene, borse giù. Piazza Affari perde quasi il 3%
Ansa
Milano e Lisbona soffrono più degli altri mercati dopo che la Grecia ha respinto le misure di austerità richieste dai creditori. Il Ftse Mib cede il 2,89% e il Psi il 2,02 per cento. Debole anche Madrid (-1,98%). Atene resta chiusa (almeno fino al 7 luglio) mentre il paese chiude le banche e cerca di ‘puntellare’ il suo sistema finanziario. I rendimenti sul debito pubblico dell’Eurozona periferica sono in aumento. L’euro è sceso dello 0,4% a 1,1075 dollari in mattinata e si è indebolita dello 0,5% a 135,76 yen.
Scende lo spread tra Btp e Bund dopo un’apertura in rialzo sull’onda dell’esito del referendum in Grecia. Il differenziale si posiziona ora a 159 punti dai 165 dell’avvio. Il rendimento del titolo decennale italiano cala al 2,33%.
Chiudono in calo le Borse in Asia dopo il ‘no’ greco. L’indice di riferimento dell’area, il MSCI Asia Pacific cede il 2,4%. In Cina, dopo le misure del Governo per arginare la caduta delle Borse, lo Shanghai Composite è arrivato in seduta a perdere il 7% prima di risalire a +0,3%. Tokyo chiude in ribasso di oltre il 2%. Sprofonda Hong Kong (-4,18%), la caduta più ripida dal 2011 da dove, commentano nelle sale operative, sono in fuga soprattutto gli investitori cinesi.
Borsa Tokyo chiude a -2,08%,scivola nel finale – Il referendum in Grecia, con il secco “no” al piano di austerity per gli ulteriori aiuti, colpisce la Borsa di Tokyo che accelera le perdite nella seconda parte della seduta fino a terminare gli scambi a -2,08%, risollevandosi dal minimo intraday di poco superiore al 2,5%. L’indice Nikkei, avvicinatosi a quota 20.000, cede 427,67 punti, a 20.112,12.