ottobre 30

Incubo #terremoto, nuova scossa 6.5 colpisce il Centro Italia. Crolli e feriti

Adnkronoss
Una nuova forte scossa di terremoto scuote il Centro Italia. Il sisma, avvertito poco dopo le 7:40, ha avuto una magnitudo di 6.5 secondo quanto riferisce l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia.
L’epicentro del sisma è stato localizzato tra Marche e Umbria, tra le province di Macerata, Perugia e Ascoli Piceno, precisamente “a 7 km da Castelsantangelo sul Nera, 5 km da Norcia e 17 km da Arquata del Tronto”. Il valore della magnitudo calcolata inizialmente in 6,1 e poi in 6,5 è “ancora suscettibile di modifica”, specifica l’Ingv.

Il sisma “è stato avvertito in tutto il centro Italia”.
“Al momento non ci risultano vittime, ma ci sono diversi feriti” riferisce in un punto stampa il Capo della Protezione civile Fabrizio Curcio, spiegando che ci sono una decina di feriti di lieve entità e uno che risulta più grave. “Non muoviamoci – ha aggiunto Curcio – se non tramite le strutture istituzionali, la viabilità è fortemente compromessa e abbiamo bisogno di poterci muovere per i soccorsi”.
“Ci sono crolli diffusi, è stata una scossa fortissima” dice all’Adnkronos Mauro Falcucci, il sindaco di Castelsantangelo sul Nera, il piccolo centro in provincia di Macerata già colpito in maniera violentissima dal terremoto di pochi giorni fa.
A Norcia è crollata la basilica di San Benedetto. Sono rimaste solo alcune mura della facciata. “La situazione è disastrosa, abbiamo crolli dapertutto, è drammatico – dice all’Adnkronos il sindaco di Norcia, Nicola Alemanno – Stiamo verificando se ci sono persone sotto le macerie e stiamo mettendo in salvo la gente in strada”.
E’ in corso l’evacuazione dell’ospedale di Cascia, centro situato a una decina di chilometri da Norcia.
“Per il momento non risultano vittime ma si sono verificati diversi crolli in tutta la provincie di Macerata e Ascoli. Danni anche a Fermo. Tre persone a Tolentino estratte da sotto le macerie” scrive su Facebook il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli.
“Una scossa terribile, la più forte di tutte, le case che erano già fortemente lesionate sono venute giù… La situazione si aggrava, la popolazione è fortemente provata psicologicamente da uno stillicidio che dura da mesi” afferma all’Adnkronos l’assessore alla Protezione Civile della Regione Marche Angelo Sciapichetti, dalla sala operativa provinciale della Protezione civile entrata in funzione pochi minuti dopo il sisma.
“Ci sono stati crolli diffusi che hanno interessato quasi tutti gli edifici che erano stati già evacuati” riferisce l’ufficio stampa del sindaco di Camerino.
“Siamo in ginocchio: ciò che era ancora in piedi o che era lesionato è crollato. Molte frazioni sono isolate dalle frane e alcune non hanno l’acqua” riferisce all’Adnkronos il sindaco di Acquasanta, Sante Stangoni.
La circolazione ferroviaria su alcune linee dell’Umbria e Marche è sospesa per verifiche all’infrastruttura da parte dei tecnici di Rfi.
Ci sono crolli anche ad Amatrice e Accumoli.
“Qui è tutto crollato, Accumoli è una nuvola di fumo, si vede solo quello” dice all’Adnkronos Stefano Petrucci, sindaco di Accumoli, tra i paesi del reatino più fortemente colpiti dal tragico sisma del 24 agosto. “Sembrerebbe che non ci siano problemi alle persone, ma le frazioni sono tutte crollate – spiega Petrucci – purtroppo non c’è più nulla. I ponti si sono alzati di 20 centimetri”.
“E’ crollata la chiesa di Sant’Agostino, già lesionata – dice all’Adnkronos Sergio Pirozzi, sindaco di Amatrice – sono crollati altri edifici lesionati e quelli storici, c’è stato un ferito lieve che si trovava nelle vicinanze di uno questi crolli. Tanta paura. Ma le case sono tutte vuote”.
Il forte sisma è stato nettamente avvertito anche a Roma e Firenze. A Roma crepe e cornicioni caduti nella basilica di San Paolo. La basilica è stata chiusa per effettuare le verifiche. Segnalato anche il distacco di uno dei supporti che tiene un grosso candelabro. Sul posto vigili del fuoco e polizia.
La forte scossa di terremoto di questa mattina è stata avvertita in tutto l’Abruzzo scatenando paura fra la gente. In molti sono scesi per le strade. A L’Aquila, “nella zona rossa c’è stato un crollo di una casa già gravemente lesionata, che doveva essere demolita” e anche “qualche calcinaccio, sempre nella zona rossa e sempre da edifici già danneggiati dal terremoto” dice all’Adnkronos il sindaco de L’Aquila, Massimo Cialente.
Il premier Matteo Renzi è in contatto con il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio, che si trova a Rieti. Il premier ha sentito anche i governatori di Marche e Umbria, Luca Ceriscioli e Catiuscia Marini.