
Borsa: Milano crolla, Ftse Mib -4,8%
Adnkronos
Non si ferma la corrente di vendite in Piazza Affari, che nel pomeriggio è peggiorata più delle altre Borse europee: l’indice Ftse Mib perde il 4,8%, con diversi titoli bancari sospesi, come Mps, Ubi e Carige. Saipem crolla del 24%, il Banco popolare perde il 10%, Fca il 9,5%. Prova a tenere Enel, in calo comunque dell’1,5%.
Wall Street affonda. Il Dow Jones perde il 2,09% a 15.867,65 punti, il Nasdaq cede il 2,31% a 4.261,77 punti mentre lo S&P 500 lascia sul terreno il 2,05% a 1.841,05 punti.
Seduta molto negativa per la Borsa di Atene, che ha concluso una giornata partita subito male con un calo dell’indice Gd del 7,8%. Dopo le proteste contro la riforma delle pensioni e dei prestiti in sofferenza, necessaria per gli 86 miliardi di aiuti contrattati in luglio con l’Europa, che possono mettere in difficoltà il governo Tsipras è crollato il settore bancario: Eurobank e National bank -29%, Pireus -27%. In tensione i titoli di Stato: sul mercato telematico il bond a 10 anni sale di 45 punti base, quello a due anni di 131
Petrolio ancora in sofferenza, possibile ritorno del tema ‘Grexit’, tensione sui titoli di Stato dei Paesi più esposti alla speculazione: un cocktail velenoso per le Borse europee.
Spread sopra 140 punti base – Si amplia ancora lo spread tra Btp e Bund e supera anche la soglia dei 140 punti base, a 142, toccando i massimi da luglio scorso. Il rendimento del decennale italiano torna sopra l’1,6%, a 1,65%, mentre il tasso del Bund è in ulteriore calo allo 0,23%. Il differenziale tra i titoli spagnoli e tedeschi tocca i 150 punti base e sale la tensione sui Bond del Portogallo con lo spread che ha superato la soglia dei 300 punti base (a 310) per la prima volta da marzo 2014.