dicembre 02

La Nato sfida la Russia e invita il Montenegro a entrare nell’Alleanza Mosca: «Pronti a chiudere i rapporti»

Valentina Sartarpia per Corriere della Sera 

C’è il rischio di un nuovo strappo tra le potenze occidentali e la Russia dopo che i ministeri degli Esteri della Nato hanno invitato il Montenegro a entrare nella Nato, diventando il 29mo membro dell’Alleanza atlantica. L’unico spiraglio di dialogo è nel Consiglio Russia-Nato, che dovrebbe essere riconvocato tra breve, dopo che i rapporti diplomatici si erano interrotti per la crisi ucraina. La scelta di aprire l’Alleanza al Montenegro è stata annunciata dal segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, che ha parlato di «decisione storica». Ma la Russia ha più volte espresso la sua contrarietà all’ingresso di Podgorica nella Nato, sostenendo che minerebbe la stabilità dei Balcani occidentali.

Il processo per l’ingresso durerà tra i 12 e i 18 mesi e segnerà il primo allargamento della Nato dal 2009, quando entrarono Albania e Croazia. Anche Bosnia, Macedonia, Georgia e Ucraina hanno espresso l’interesse per l’adesione alla Nato, ma le due repubbliche ex sovietiche sono state di recente coinvolte in guerre con la Russia e difficilmente potranno andare oltre una Partnership con l’Alleanza. Anche se – nella dichiarazione della ministeriale esteri che ha dato il via libera al Montenegro – viene comunque «ribadito» l’impegno e la «riconferma» della dichiarazione di Bucarest che nel 2008 aprì le porte all’ulteriore allargamento della Nato nell’est europeo.

Luksic: «Impatto positivo anche sui vicini»

Secondo il premier montenegrino, Igor Luksic, l’invito al negoziato per l’accesso del suo paese all’Alleanza Atlantica, avrà «un impatto sui tutti i paesi vicini, sia quelli che aspirano ad entrare nella Nato, sia quelli che ancora esitano». L’ingresso nella Nato del Montenegro «cambia i giochi» per il paese spingendolo ulteriormente sulla via della democratizzazione ed è «un passo importante per la stabilità dei Balcani». Il Montenegro infatti ha già in passato contribuito agli sforzi della Nato in Afghanistan e ha collaborato attivamente con l’alleanza in diverse attività. La partnership con la Nato è su base volontaria ed è aperta a tutte le democrazie europee che intendono contribuire alla sicurezza dell’Occidente.

I diplomatici della Nato sostengono che la decisione di invitare lo Stato balcanico, dove vivono 650 mila persone, lancia un messaggio alla Russia: ovvero che Mosca non ha diritto di veto sull’espansione a est della Nato, anche se la richiesta di adesione della Georgia è stata complicata dalla sua guerra nel 2008 con la Russia. In realtà si tratta di una sfida alla Russia, che ha definito più volte l’allargamento del blocco filo americano nei Balcani «un errore, una provocazione».