
Clima, Congresso Usa frena Obama e vota contro il suo piano
Ansa
Poche ore dopo l’intervento con cui il presidente americano Barack Obama aveva assicurato che Washington avrebbe guidato gli sforzi dei paesi in cerca di una risposta globale ai cambiamenti climatici, il Congresso americano ha approvato due misure destinate a contrastare la sua azione. La Camera dei Rappresentanti di Washington ha infatti votato due risoluzioni, già passate al Senato, in contrasto con le norme volute dall’Agenzia per la tutela dell’ambiente (Environmental Protection Agency) volte a limitare del 30 per cento le emissioni di gas a effetto serra di qui al 2030 e ad imporre norme rigorose per le future centrali termiche.
I voti della Camera – 242 contro 180 e 235 contro 188 – approfondiscono il divario già ampio tra Obama e il Congresso controllato dai Repubblicani sulle questioni interne. Obama ha già annunciato l’intenzione di porre il veto sulle misure e i leader repubblicani al Congresso non dispongono della maggioranza dei due terzi necessaria per aggirarlo (il Senato aveva approvato le stesse risoluzioni con un margine di distacco analogo, 52 a 46). Ma il voto rappresenta un chiaro messaggio di dissenso rispetto alla politica ambientale di Obama.