
Istat: fiducia imprese e consumatori al top. Renzi: “Torniamo a livello pre-crisi”
Ansa
La fiducia delle imprese ad ottobre è in crescita per il terzo mese consecutivo e segna il livello più alto dall’inizio della crisi (ottobre 2007). L’Istat rileva un aumento dell’indice a 107,5 dal 106,1 di settembre. Nel commercio in particolare l’indice tocca il livello maggiore dall’inizio delle serie storiche (gennaio 2003). Soddisfatto il premier Matteo Renzi “Per la prima volta – ha detto il premier da l’Avana – dopo anni c’è in Italia un cambiamento di clima profondo. Come certifica l’Istat, la fiducia dei consumatori e delle imprese è tornata a livelli pre-crisi. L’Italia ci crede, noi ci siamo”.
La fiducia dei consumatori registrata dall’Istat ad ottobre è la più alta da febbraio 2002, oltre 13 anni fa. Sale a 116,9 punti dai 113 di settembre. Sono in espansione tutte le componenti della fiducia a partire da quella economica. Migliorano i giudizi e le attese sulla situazione economica del paese e calano le attese di disoccupazione.
Cresce voglia di un’auto nuova, mattone fermo – Gli italiani tornano a sognare una nuova auto. L’Istat segnala un miglioramento delle intenzioni di acquisto dell’autovettura dei consumatori, mentre restano stabili gli orientamenti all’acquisto di un’abitazione e diminuiscono i progetti di manutenzioni straordinarie nella propria casa. In generale sono in aumento i giudizi positivi sull’opportunità di acquisto di beni durevoli per la crescita di coloro che ritengono di poter spendere “molto di più che in passato per questi beni” (al 23,2% dal 22,7%).
Mattarella, segnali ripresa, crisi alle spalle – “I segnali di ripresa” di Italia, Spagna e Portogallo “lasciano sperare che la più lunga crisi economica dalla seconda metà del ‘900 sia finalmente alle spalle”. Lo dice il presidente della Repubblica Sergio Mattarella sottolineando come ora si debba “urgentemente aggredire livelli di disoccupazione ancora troppo alti”. “Le previsioni di crescita del pil – sottolinea il Capo dello Stato al X Simposio Cotec Europa – sono a questo punto una sfida politica e sociale, che richiama le nostre responsabilità. Dobbiamo urgentemente aggredire livelli di disoccupazione ancora troppo alti, soprattutto per quanto riguarda i nostri giovani”. Mattarella, soffermandosi sui segnali di ripresa registrati in Italia, Spagna e Portogallo, osserva quindi che è “fondamentale che istituzioni e imprese lavorino in sintonia per trasformare primi indicatori positivi in tendenze più stabili e durature”.