ottobre 20

Boom raccolta per ipo Ferrari, prezzo vola verso 54 dollari

Ansa

NEW YORK – L’ipo Ferrari va a ruba, con ordini che sarebbero il doppio dell’offerta. E il forte interesse degli investitori sembra in grado di spingere il prezzo a 53 dollari per azione, al di sopra della forchetta identificata di 48-52 dollari. ”Non si vedeva cosi’ tanta eccitazione dai tempi di Alibaba” affermano alcuni analisti. A 53 dollari per azione, i 18,8 milioni di titoli che vengono messi in vendita valgono quasi un miliardo di dollari, piu’ precisamente 996,4 milioni di dollari, rispetto ai 977,6 milioni di un prezzo a 52 dollari. Fra i papabili investitori anche l’ex numero uno di Ferrari, Luca Cordero di Montezemolo. ”Dovrebbero regalarmele” risponde sorridendo il presidente di Alitalia ma chi gli chiedeva se avesse acquistato azioni Ferrari.

Poi precisa: ”le compro perche’ ci credo me per motivi affettivi”. Il boom delle sottoscrizioni che, se certificato dai dati ufficiali, confermerebbe che il marchio Ferrari e’ piu’ forte delle difficolta’ dell’industria automobilistica innescate dallo scandalo Volkswagen. Sergio Marchionne ha piu’ volte ribadito che Ferrari e’ un marchio a prova di recessione, come dimostrato dai suoi soliti risultati durante la crisi iniziata nel 2008. Il ‘test’ della quotazione di Ferrari invia anche un segnale forte per il mercato dell’initial public offering, soggetto negli ultimi mesi a ritardi e cancellazioni di quotazioni in seguito alla volatilita’ innescata dalla Cina e dall’incertezza su un aumento dei tassi della Fed.

Lo sbarco a Wall Street, con il quale il Cavallino Rosso e’ valutato quasi 10 miliardi di dollari, arriva in una giornata importante per Fca. Nelle prossime ore dovrebbero essere resi noti i risultati del voto dei lavoratori americani sul nuovo contratto di lavoro. Dopo la bocciatura dell’intesa precedente con il 65% dei voti contrari, un nuovo accordo e’ stato raggiunto fra il Uaw e Fca e sottoposto ai dipendenti. In borsa e’ venduto il 10% di Ferrari, che portera’ nelle casse di Fca risorse utili per portare avanti il piano industriale. Dopo l’Ipo Fiat Chrysler deterra’ l’80% di Ferrari.

All’inizio del 2016 il Cavallino sara’ scorporato da Fca e passera’ sotto il controllo di Exor: la holding della famiglia Agnelli avra’ il 24% del capitale ma, grazie al meccanismo del voto multiplo olandese, pesera’ molto di piu’ e facilitera’ il controllo insieme a Piero Ferrari (il figlio del fondatore conservera’ il suo 10%). Ferrari sbarca a Wall Street con il ticker ‘RACE’, scelto da Sergio Marchionne ”perche’ Red (ndr, rosso, il coloro simbolo di Ferrari) non era disponibile”. Un ticker che mette in evidenza il legame fra Ferrari e la Formula 1. nei documenti depositati alla Sec, la Consob americana, Ferrari prevede per il terzo trimestre un utile netto di 93-96 milioni di euro, in aumento del 60-66% rispetto allo stesso periodo del 2014. I ricavi sono stimati in crescita del 9-10% a 720-730 milioni. Ferrari prevede di aumentare la produzione a 9.000 vetture l’anno nel 2019.