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AIM. GAMBERO ROSSO VERSO LA BORSA. MA GLI INVESTITORI NUTRONO DEI DUBBI
Alessandro Pedrini per Affari Italiani Milano
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PILLOLA
La società “Gambero Rosso” Spa approderà sul mercato delle small cap, l’AIM, il prossimo 19 ottobre (inizialmente prevista per il 29 settembre). Il prezzo di collocamento oscilla in una forchetta tra i 2 e i 2,4 euro determinando un valore della società tra i 20 e i 24 milioni di euro. L’iter di quotazione prevede un aumento di capitale fino a 9 milioni di euro dei quali 5 milioni per il mercato retail e 4 per gli investitori istituzionali. A ciò si aggiunge una c.d. greenshoe ovvero la possibilità per l’emittente di aumentare la dimensione dell’offerta fino ad un massimo del 10%. Alla fine dell’operazione il flottante di Borsa sarà pari a circa il 25% del capitale. Banca Popolare di Vicenza è global coordinator per tutta l’operazione di quotazione.
PER SAPERNE DI PIU’
La società, nata nel 1986 e ristrutturata nel 2000, si legge nel Prospetto Informativo, è l’azienda leader in Italia e nel mondo nella promozione del così detto “Saper vivere italiano”. Il Gruppo è attivo nel settore dell’editoria, della promozione e della formazione della filiera agricola, agroalimentare, dell’ospitalità e dei settori collegati, tra cui la meccanica agricola, agroalimentare e relative alla ristorazione ed arredamento. “Gambero Rosso” è l’unico operatore multimediale e multicanale con un’offerta di periodici, libri, guide, App multimediali, un sito web, oltre ad essere presente sulla piattaforma Sky sul canale 412. “Gambero Rosso” è anche la prima società italiana nella organizzazione di eventi internazionali dedicati settore del Food & Beverage.
LE LINEE DI BUSINESS
Le linee di business si dividono in quattro attività principali dove la TV e il WEB fanno la parte del leone in termini di fatturato, seguiti da eventi, editoria e formazione.
“CONTENT”
È l’attività più conosciuta al grande pubblico con oltre 29 anni di storia e si occupa della valutazione dei prodotti del “Food & Beverage” e della redazione e pubblicazione di guide, settimanali, periodici e libri di altro genere e di invio di newsletter per complessive 28 milioni di copie nel 2014.
“TV & DIGITAL”
Il Gruppo con il canale “Gambero Rosso Channel”, il sito internet “www.gamberorosso.it” e le “App” per tablet e smartphone, offre contributi multimediali relativi principalmente al settore del “Food & Beverage”, con anche l’obiettivo di supportare la crescita delle piccole e medie imprese italiane.
“EDUCATION”
Si occupa di realizzazione una vasta tipologia di corsi di formazione per appassionati e professionisti dedicati al settore enogastronomico che si tengono principalmente presso le c.d. “Città del Gusto” e alcune università italiane.
“PROMOTION” “Gambero Rosso” è il leader per numero di eventi nazionali e internazionali dedicati alla promozione del made in Italy nel settore del “Food & Beverage”, come il “Tre Bicchieri World Tour”.
CUCCIA AZIONISTA DI MAGGIORANZA
Alla data del documento di ammissione, l’azionista di riferimento con circa il 97,5% della società è la Professioni Imprese Mestieri, società a sua volta controllata al 79,9% da Paolo Cuccia.
IL MANAGEMENT
Nel 2009, dopo una modifica dell’assetto proprietario e per far fronte alle perdite degli esercizi precedenti viene nominato presidente del CDA Paolo Cuccia che, insieme al consigliere e azionista Luigi Salerno mettono mano alla ristrutturazione della società. Cuccia, ingegnere, è un manager di lungo corso, avendo ricoperto la carica di Amministratore Delegato di ACEA per poi approdare ai veritici della banca d’affari olandese ABN AMRO. Già Presidente dell’Ente EUR è stato anche nel cda di Bulgari. Ora, tra gli altri, siede nel consiglio del Gruppo Astaldi.
BILANCIO 2014 IN UTILE PER 880MILA EURO. RICAVI STABILI A 15 MILIONI DI EURO ED EBITDA MARGIN AL 23%
Il Gruppo ha chiuso il 2014 con 15 milioni di euro di fatturato, in linea con l’esercizio precedente. L’EBITDA è positivo per 3,44 milioni di euro, pari al 23% del fatturato. Nel 2014 la società è tornata in utile per 880mila euro rispetto alla perdita di circa 1,2 milioni di euro dell’anno prima. I primi numeri del 2015 sono buoni e segnano un progresso.
PUNTI DI FORZA
I punti di forza, si legge nel Documento Informativo, sui quali il Gruppo può contare sono:
“STORICITÀ DEL MARCHIO” – “Gambero Rosso” è presente sul mercato del “Food & Beverag”e italiano ed internazionale da oltre ventinove anni ed reso famoso nel mondo per la qualità, l’attendibilità e l’imparzialità dei giudizi espressi.
“DATABASE UNICO E COSTANTEMENTE AGGIORNATO” – Con oltre ventinove anni di valutazioni indipendenti effettuate su prodotti e servizi del settore enogastronomico italiano il Gruppo vanta un database informativo di assoluta qualità e unico per grandezza e che rappresenta una delle principali barriere d’ingresso in tale settore per eventuali futuri competitors;
“BUSINESS MODEL MULTIMEDIALE E MULTICANALE” Grazie alle sinergie esistenti nei diversi settori di attività la società massimizza i rendimenti in relazione al rischio assunto e riduce l’impiego di capitali.
“PARTNERSHIP E ESPANSIONE INTERNAZIONALE” – Attraverso l’offerta e la promozione delle eccellenze italiane nei principali mercati internazionali.
“DIVERSIFICAZIONE OFFERTA” – Grazie a prodotti e servizi multimediali e multicanali, dei clienti e dei mercati a cui si rivolge e in cui opera il Gruppo.
PUNTI DI ATTENZIONE. DEBITI ELEVATI PARI A 15,4 MILIONI DI EURO DI CUI 7,1 MILIONI VERSO LO STATO
Il business di “Gambero Rosso” si svolge in un’arena competitiva che vede la presenza di numerosi e agguerriti competitors in tutte e quattro le aree del business. Basti pensare a big player come TRIPADVISOR, YELP e altre piattaforme online. Questi players di standing internazionale potrebbero decidere di ampliare, nonostante le marcate barriere all’entrata, il business seguendo il modello “Gambero Rosso”, andando quindi ad erodere quote importanti di mercato. Da non sottovalutare poi il rapporto commerciale in essere tra il Gruppo e “SKY Italia” in scadenza a fine 2017. In caso di ridimensionamento, risoluzione o mancato rinnovo del contratto ciò causerebbe riflessi negativi tanto che al 31 dicembre 2014, Sky Italia rappresenta per il Gruppo il primo cliente in termini di fatturato. Ciò che però crea più grattacapi al management è sicuramente l’elevata posizione debitoria. Al 31 dicembre del 2014 il Gruppo segnava una “posizione finanziaria netta adjusted” negativa per 15,4 milioni di euro (più del fatturato), derivante, principalmente da una esposizione verso il sistema bancario, da un consistente indebitamento per debiti commerciali scaduti (pari a Euro 4,1 milioni di cui rateizzati pari a Euro 2,03 milioni) e da debiti tributari e previdenziali scaduti (pari a Euro 7,1 milioni di cui rateizzati pari ad Euro 1 milioni).
Il Gruppo, si legge nel Documento Informativo nel corso degli ultimi anni, a seguito della stretta creditizia dovuta anche a situazioni esogene, ha finanziato la propria attività ricorrendo anche al riscadenziamento delle proprie esposizioni con il sistema bancario attraverso piani di rientro, con un selezionato numero di fornitori e con gli enti previdenziali e impositori. L’elevato indebitamento, gli accordi di riscadenzamento e il mancato pagamento nei termini degli oneri fiscali e contributivi comportano un significativo costo per interessi passivi e per sanzioni. Tale livello di debito obbliga il management ad usare i flussi di cassa generati dal business per onorare le rate dei debiti, togliendo risorse importanti al finanziamento del Capitale Circolante e agli investimenti.
La quotazione in Borsa dovrebbe dare un po’ di ossigeno alla società che potrà così onorare parte dei debiti già scaduti e rivedere le posizioni debitorie con le banche. Alcuni autorevoli investitori milanesi interpellati a riguardo nutrono alcuni dubbi su questa IPO e si chiedono se questa quotazione serva per finanziare la crescita oppure per ripianare l’elevato debito.