
Per tartufo avvio in salita, caldo rovina raccolta. Prezzi su
Cristina Latessa per Ansa
E’ partita in salita la stagione del tartufo a causa del ‘nemico’ caldo che si è fatto sentire nei mesi estivi e ha anche favorito il diffondersi di larve golose del pregiato tubero. Il risultato è che di bianco se ne trova poco dall’avvio della raccolta, in alcune zone già partita da una ventina di giorni. “E quello nero estivo è praticamente scomparso – osserva i presidente dell’Associazione Tartufai delle Valli Aretine, Moreno Moroni – Meno male che ci salviamo con le coltivazioni che abbiamo avviato da una decina di anni”.
“Non penso che riusciremo a trovare tartufi in buona quantità prima di metà ottobre – aggiunge Moroni -, quando si spera che sarà arrivato l’autunno e quindi piogge e temperature fresche.
Di conseguenza non ci sarà la grande quantità dell’annata scorsa e avremo prezzi doppi se non tripli. Già quel poco che si trova ha quotazioni raddoppiate rispetto all’inizio della scorsa stagione”.
“Quest’anno il caldo ci ha rovinato – continua Moroni -, vedi cosa è successo per la pesca nella laguna di Orbetello. Proprio per far fronte anche ai guasti causati dal cambiamenti climatici, la nostra associazione si sta dando da fare per impiantare tartufaie che assicurino produzione e siamo già arrivati a poter contare su dieci ettari di piantagione.
Quest’anno nelle mie tartufaie ho raccolto il doppio di tartufo nero estivo di quanto nei ho trovato con i miei cani nel terreno. Ma il bianco è un discorso a parte perché non è coltivabile, ha bisogno di un clima e terreno spontaneo particolare”. Anche ad Alba e dintorni, dove la raccolta parte oggi, si punta tutto sul prossimo futuro e sulla fine di questo caldo anomalo. “La stagione entrerà nel vivo un po’ più tardi del solito a causa della siccità riscontrata a luglio nelle zone di raccolta – spiega Antonio Degiacomi, presidente del Centro nazionale studi tartufo di Alba -, ma ci auguriamo possa dare delle soddisfazioni nei mesi autunnali. Grazie alle piogge di fine agosto e a una straordinaria attività lunare prevista a settembre, i ‘trifolau’ si aspettano che crescano tartufi di buona qualità e che possano arrivare ben oltre il periodo di Natale. Una notizia positiva per tutto il comparto turistico e ristorativo delle Langhe, in quanto sarà possibile allungare la stagione di punta del tartufo fino al 2016”.