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La sovranità appartiene solo al popolo
Qualche riflessione sulle parole di Mario Draghi a proposito di sovranità
Alessandro Pedrini
Dopo averci portato al tracollo grazie alla finanza creativa è finalmente venuto allo scoperto il vero volto del sistema bancario, dimostrando agli occhi di tutti che loro sono gli effettivi governatori della UE, alla faccia dell’Europa dei popoli e dei cittadini.
All’inizio di luglio è il presidente della Bundesbank, il falco Weidmann che attaccava ironicamente l’Italia intromettendosi in questioni politiche che certo non gli competono.
Ora è l’italianissimo Mario Draghi che, a margine del Consiglio Direttivo dell’Eurotower del 6 agosto, affermava che “…è venuto il momento che i Paesi dell’Eurozona cedano sovranità all’Europa sulle riforme strutturali”. Chiedetelo ai cittadini greci che cosa significa cedere sovranità alla Troika. Un’affermazione tanto grave che pesa come un macigno. Un’affermazione fatta dal governatore della BCE che non è certo eletto dai cittadini dell’UE; la Banca Centrale Europea ha come obiettivo quelli di mantenere la stabilità dei prezzi e del sistema finanziario,ma non certamente di occuparsi di politica. La politica, cioè governare e amministrare lo Stato, è fatta da persone che sono legittimamente elette dal popolo e solo al popolo rispondono nel bene e nel male del loro operato. Ci troviamo in momento terribile, il peggiore dalla Seconda Guerra Mondiale, ma questo non ci deve spingere ad un pessimismo distruttivo, ad un atteggiamento che fa solo il gioco dei poteri forti che si insinuano negli spazi lasciati liberi da una debole politica.
Per quanto riguarda il nostro Paese, Draghi segnala un livello estremamente basso degli investimenti privati, che ha causato un significativo rallentamento del PIL. Purtroppo il governatore dimentica che i circa mille miliardi di euro prestati dalla BCE alle banche europee in tre anni, di cui 260 miliardi alle banche italiane, sono serviti solamente a risanare i bilanci delle stesse, strapieni di asset tossici e che non hanno prodotto nessun beneficio per l’economia reale. Le banche poi, invece di erogare credito alle imprese, preferiscono acquistare i più sicuri titoli di Stato.
Invece di occuparsi di politica il governatore dovrebbe pensare al pericolo della deflazione e impegnarsi a trovare un sistema efficace per aumentare l’inflazione e svalutare l’euro. Un euro così forte penalizza troppo le esportazioni: le nostre imprese non sono più competitive.
Per quanto riguarda gli investimenti esteri Draghi afferma che senza riforme strutturali i capitali esteri si terranno lontani dall’Italia. La verità è che finché le banche non torneranno a fare il loro lavoro, ovvero a erogare credito alle imprese e non ad investire in strumenti finanziari, non ci sarà la ripresa. Se a tutto questo aggiungiamo gli oltre 80 miliardi di euro di interessi annui sul debito pubblico, l’adesione del 2012 al c.d. “fiscal compact”, che prevede tra l’altro il vincolo del 3% debito/PIL e l’obbligo di ridurre questo rapporto di almeno 1/20esimo all’anno dal 2016 che si traduce in un taglio tra i 40 e i 50 miliardi all’anno per 20 anni e che mai riusciremo ad onorare, il fardello della spesa pubblica pari a circa 800 miliardi di euro annui, è facile capire che per gli investimenti, motore della ripresa, restano solo le briciole.
Vorremmo ricordare al governatore Draghi e ai suoi amici Monti, Barroso, Merkel e Lagarde che l’Europa grazie all’austerity è stata messa in ginocchio ed è l’unica economia che ancora non cresce.
Siamo di fronte ad un’Europa delle Banche, un’Europa dove i cittadini e le persone non sono più al centro, ma lo sono i numeri, il denaro, la speculazione e il profitto di pochi a scapito di molti. Un’Europa dove le regole sono contro le persone e a favore del sistema bancario. Un’Europa dove i sacrifici dei cittadini sono usati per salvare le follie della finanza.
Cedere sovranità a questa Europa per consegnarci alla Finanza Internazionale? Noi preferiamo un’Europa dei popoli, dove la persona torni al centro e i cittadini siano gli unici sovrani. Questa è la democrazia.
L’ha ribloggato su commonspeeches.
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Interessante articolo che ho ribloggato. Già, le riforme! Ma qualcuno deve pur farle queste benedette riforme strutturali. In questa Europa delle Banche, in un Italia dove la casta pensa solo ad arricchirsi e l opinione pubblica è latitante ed è quindi trattata come merita… Qui lo stralcio di un mio commento dell ago.2014 al libro di Loretta Napoleoni “Democrazia Vendesi” e mi sembra di capire che anche la stampa collabori allo sfacelo.
… Il Parlamento Europeo che promulga il 75% della totalità delle Leggi, è di per sè il caso più eclatante di democrazia anomala poichè esercita un potere legislativo attraverso rappresentanti nn eletti. Ciò accresce il malessere per la mancanza di sovranità su scala nazionale del Paese dove il partitismo è strisciante e l ingovernabilità latente, anche rapportato all impossibilità di europeizzare i ns. partiti a livello sovrannazionale.
Fatte queste premesse si giunge ai giorni nostri e precisamente al 21 luglio 2012 quando Mario Monti, in esecuzione dei compiti a casa assegnati dalla Merkel, firmava il Fiscal Compact, una palla al piede di 1000 miliardi di euro per i prossimi 20 anni, con rate da 50 miliardi annui. Decisione univoca, ma causa di indicibili sofferenze per la totalità degli italiani quando alla prima catastrofe naturale mancheranno i soldi per rimettere in piedi il Paese, notoriamente ad alta criticità che necessita la messa in sicurezza di quasi l intero territorio…”
Questa notizia era introvabili sui giornali del luglio 2012 dove però la calura che imperversava su tutta la penisola faceva da padrona.
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Concordo caro Amico.
E vogliamo parlare del MES (fondo salva stati) e dell’ERF (European Redemption Fund)?
Scrivero’ un pezzo anche su questo.
La sovranita’ e’ gia perduta…
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Cari amici, il “nocciolo durissimo” del problema è proprio dove voi scrivete:
“Cedere sovranità a questa Europa per consegnarci alla Finanza Internazionale? Noi preferiamo un’Europa dei popoli, dove la persona torni al centro e i cittadini siano gli unici sovrani. Questa è la democrazia.”
Credo che, a questo punto, dobbiamo essere molto, molto precisi sulla “pars construens” della “sovranità del popolo”. Per questo, da questo post http://lafilosofiadellatav.wordpress.com/2014/03/18/disfunzioni-della-giustizia-in-italia-gino-sannino-dice-che/ sul blog “la filosofia della TAV”, cito il mio maestro Pier Luigi Zampetti:
“…La contrapposizione tra governanti e governati, tra partiti ed elettori può essere superata solo con la democrazia partecipativa che unisce e coordina l’esercizio del diritto di voto con l’esercizio del potere. Senza tale coordinamento gli stessi istituti garantistici del sistema rappresentativo, come l’esperienza dimostra ogni giorno, sono destinati a venir meno.
Resta da risolvere il fondamentale problema proposto, che è poi il vero problema della democrazia in quanto tale. Come unire l’esercizio del diritto di voto con l’esercizio del potere? Come, in altre parole, operare per dare finalmente al popolo la sovranità sempre promessa e mai concessa, e cioè l’effettivo e concreto esercizio del potere?
La democrazia partecipativa fornisce la soluzione a tale assillante interrogativo. La partecipazione è il momento d’unione fra democrazia economia e democrazia politica. Senza un’effettiva democrazia economica non vi può neppure essere una autentica democrazia politica.
Avremo una democrazia economica quando ciascun lavoratore sarà posto in grado di concorrere alla formazione del capitale e alla condeterminazione delle decisioni nella impresa in cui presta la propria opera. Democrazia economica e capitalismo popolare sono allora due facce della stessa medaglia. (segue…)”
Se il tema può interessare, ancora maggiori dettagli PRATICI, qui:
http://lafilosofiadellatav.wordpress.com/fiatpomigliano-darcomelfi-come-mettere-a-frutto-la-lezione-di-pier-luigi-zampetti-per-risolvere-il-conflitto-tra-capitale-e-lavoro/
Con simpatia, e auguri di buon lavoro
PLT
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Con piacere ho letto il Tuo articolo molto interessante e Ti ringrazio per il tuo commento. Questo blog e’ sempre aperto e aspettiamo ancora le Tue preziose opinioni.
Intanto grazie.
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L’ha ribloggato su terzapaginae ha commentato:
Renzi ha già finito…
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Tutto ciò è solo una colonizzazione monetaria economica e politica .molti pensano erroneamente che la colonizzazione presuppone atti violenti che occupano i territori per sfruttarli economicamente ecc ecc .no la colonizzazione può essere fatta anche attraverso atti o comportamenti internazionali in contrasto con altre norme dello stesso tipo o differenti…in campo internazionale dovrebbero gli stati stessi correggere questi atti o derimerli dinanzi a una Corte di giustizia.internazionale..se non lo fanno e un problema gravissimo per noi tutti…idem se .in secondo luogo questi contrasti vengono
Denunciati dinanzi le corti nazionali ed europee senza avere un esito positivo..cosa rimarrebbe allora
Per risolvere i problemi? O si risolvono a livello politico oppure è diritto dei popoli secondo il paradigma internazionale liberarsi da questo sistema coloniale attraverso l.autodeterminazione dei popoli o l.indipendenza dopodiché togliendo tutto questo potere alle banche e agli organismi finanziari internazionali…strada molto difficile da percorrere…purtroppo vedo solo la schiavitù monetaria economica politica che potrebbe portare solo a delle sommosse violente dannose per tutti…bisogna per forza risolvee la questione in modo pacifica sperando che l.onu faccia al più presto qualcosa
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Grande Antonio! Grazie per il prezioso contributo
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Grazie a lei che ci permette di esprimere i nostri ragionamenti …sto preparando un lunghissimo percorso scritto per porre le basi di una linea logica la quale comproverebbe che i trattati sull.Unione europea non sarebbero conformi ne al diritto Internazionale ne al diritto interno
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Allora aspetto il tuo contributo. Intanto buon lavoro
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Socrate diceva io so di non sapere…il vero problema è l.inerzia degli stati e l.inerzia dei loro popoli…poiché è grave non far valere le ragioni quando un diritto non sarebbe conforme ad altri diritti…questo girarsi attorno tra diritto interno, comunitario e internazionale fa si che chi ha il potere non voglia risolvere i problemi ma solo tamponarli…Non riesco proprio a comprendere come mai si perde tanto tempo a fare annullare provvedimenti della troika dinanzi alla Corte di giustizia europea quando gli stessi trattati sull.Unione europea potrebbero essere annullati dalla Corte internazionale civile dell.aja e le stessi leggi di ratifica dichiarate incostituzionali dalla Corte costituzionale…Aspettando la separazione delle banche che Sarebbe la fine del debito pubblico almeno quello nocivo che porta alla disperazione la gente con l.aumento spregevole dei tributi disattendendo perfino la stessa carta fondamentale dell.Unione europea non vedo la ragione perché gli stati dell.Unione europea continuano a firmare prestiti emessi da organismi che creano moneta spesso dal nulla è di proprietà non certa rimettendo la competenza per la risoluzione delle controversie alle corti europee e non a quelle internazionali…appare assurdo come si è potuto cedere il debito interno cioè fatto con il popolo italiano a degli organismi internazionali ecc .senza prima constatare quanta parte di questo debito poteva essere annullato.Ci sarebbero i presupposti economici e giuridici…per non parlare della disattenzione all.art 1 e 11 della nostra costituzione che chiaramente dice che le cessioni di sovranità possono essere cedute in condizioni di parità con gli altri stati…immaginiamo se potessimo cedere la sovranità ad organismi privati Spa….andremo avanti gli argomenti sono infiniti .Un saluto
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Proprio cosi’. Con la Troika e il governo Monti l’Italia è stata ammazzata. Siamo vincolati ad obbeddire ad un europa delle banche e non dei popoli. Purtroppo la gente presa com’e’ da tirar la fin del mese ormai si e’ rassegnata
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L.autodeterminazione dei popoli secondo me è l.unica soluzione portata avanti assieme a un vero programma turistico commerciale ecc attraverso un movimento di liberazione con tanto di status internazionale che permetta di modificare molti trattati internazionali a cominciare dall.istituzione del fondo monetario internazionale banca mondiale ecc ecc queste organizzazioni hanno troppo potere sono messe quasi sopra gli stati stessi…in contrasto con i principi di uguaglianza sovrana degli stati la reciprocità ecc ecc non è accettabile che per finanziare la spesa pubblica un governo si rivolge a costoro…le banche dovrebbero solo promuovere
L.economia vera e nient.altro…i tributi equi dovrebbero servire solo per combattere l.inflazione e in minima parte la spesa pubblica e non per pagare i debiti aumentando sempre di più i tributi e facendo diminuire il pil
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