dicembre 01

ITALIA INDEPENDENT PROVA IL RILANCIO DOPO UN 2016 DA DIMENTICARE

LE PESSIME PERFORMANCE, LA BASSA CAPITALIZZAZIONE E UN 2016 IN ROSSO SPINGONO LA PROPRIETA’ A SCELTE DRASTICHE. SI RIPARTE DAL CEO CARLINO. 2017 DECISIVO.
 

ALESSANDRO PEDRINI PER AFFARI ITALIANI MILANO

 

 

PILLOLA DI BORSA

 

“Italia Independent Group” ha debuttato in Borsa all’AIM il 28 giugno del 2013 collocando 525mila azioni ordinarie, pari al 23,76% di flottante, ad un prezzo di 26 euro cadauna e raccogliendo sul mercato 13,65 milioni di euro. Il massimo storico è stato toccato ad inizio del 2014 con il titolo che si assestava a 40,9 euro per azione. Oggi il titolo vale intorno a 3,30 euro con una capitalizzazione di circa 6,73 milioni di euro, ben lontano dai 57,46 milioni di euro al momento dello sbarco sul mercato. Nell’ultimo anno la società ha lasciato sul terreno oltre l’89% del suo valore contro un -21% dell’indice di riferimento (AIM) e al – 27% del FTSE MIB.

 

 

PER SAPERNE DI PIU’

 

Italia Independent Group Spa è la società fondata da Lapo Elkann, Andrea Tessitore e Giovanni Accongiagioco nel 2007 e fa capo ad un gruppo attivo nel mercato dell’eyewear, dei prodotti lifestyle e della comunicazione. Conosciuta nel retail attraverso il marchio Italia Independent svolge le proprie attività principalmente nei settori della produzione e distribuzione di occhiali da sole e montature da vista.

 

LAPO ELKANN AL 56%, MERCATO AL 35%

 

Il Capitale Sociale è composto da 3.652.986 azioni ordinarie da nominali euro 1,00. Gli azionisti di riferimento sono: Lapo Elkann, con il 55,77%, Andrea Tessitore con il 4,91%, Alberto Fusignani, con l’ 1,98% e Pietro Peligra al 1,84%. Il mercato detiene circa il 35%.

 

 

PERFORMANCE, SCAMBI E CAPITALIZZAZIONE IN PICCHIATA

 

Il gruppo “Italia Independent” è stata una delle prime aziende a quotarsi all’AIM in Italia. A quasi 4 anni dalla quotazione, gli azionisti che hanno scommesso su quest’azienda del settore moda torinese con sede anche a Milano si leccano le ferite. Le perdite elevate del titolo, la capitalizzazione passata da 57 milioni a poco più di 6 milioni e gli scambi poco significativi (tipici del mercato AIM) con una media giornaliera di circa 17mila euro (dati di Borsa Italiana) non giocano certo a favore degli azionisti che lentamente vedono svanire i loro risparmi investiti.

 

Ecco le performance del titolo:

 

a 1 anno: -89%;

a 6 mesi: -84%

a 1 mese: -17%

 

 

2016 L’ANNO HORRIBILIS. CONTI IN ROSSO

 

Il 2016 è stato l’anno horribilis di Italia Independent per le difficoltà, nel ramo eyewear, nella gestione efficiente dei costi e per la scarsa penetrazione nei paesi esteri. La gestione commerciale approssimativa degli ordini e del magazzino hanno di fatto inchiodato la società che si è trovata nei primi mesi dell’anno con un numero straordinario di resi.

Queste evidenti difficoltà manageriali si sono riversate sui conti: i ricavi netti dei primi 6 mesi dell’anno si sono attestati a 16,3 milioni di euro (ben 6,4 milioni di merce resa) in flessione del 34% rispetto allo stesso periodo del 2015. In forte calo anche il gross profit che passa da 16,8 a 11,6 milioni di euro. A cascata sono in picchiata nel primo semestre l’EBITA e il Reddito Netto che passa da 1,4 milioni a una perdita di 3,9 milioni. I dati del secondo semestre non appaiono in miglioramento e gli analisti stimano per il 2016 ricavi per 29,5 milioni e una perdita intorno agli 8,9 milioni di euro.

 

IL FUTURO PUNTA SUL CEO CARLINO

 

Dopo i pessimi dati del semestre il Gruppo tenta un piano di rilancio, riorganizzazione e rafforzamento del capitale. Il primo passo è stato l’aumento di capitale conclusosi pochi giorni fa e che è stato sottoscritto all’81% circa per un controvalore di quasi 4 milioni di euro a cui dovrebbero aggiungersi altri circa 10 milioni riservati a Lapo e soci. Il rilancio punta a un rafforzamento dei rapporti commerciali, al cost cutting, alla rifocalizzazione sui prodotti e alla semplificazione della produzione. Cambiamento anche ai vertici del gruppo con la cooptazione nel consiglio di amministrazione e la nomina di Giovanni Carlino, manager di esperienza nell’occhialeria, ad amministratore delegato della Società. Andrea Tessitore va invece a ricoprire la carica di Vice Presidente. Il 2017 sarà l’anno della svolta: o si cambia o il futuro è a rischio. Ma non sarà un percorso facile.

 

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