agosto 04

Londra: attacca passanti, muore donna, arrestato killer

Ansa

Una donna è morta e cinque altre persone sono rimaste ferite in un attacco a colpi di coltello condotto ieri sera nel centro di Londra, a Russell square, da un ragazzo norvegese di origini somale, di 19 anni, che è stato poi arrestato. 
La vittima era una cittadina americana ed aveva 60 anni. I feriti hanno nazionalità americana, britannica, australiana e israeliana.
Secondo la polizia si è trattato di un ”attacco isolato” e le vittime sono state ”scelte a caso”
“Le prime indicazioni suggeriscono che la salute mentale (dell’aggressore) sia un fattore significativo in questo caso ed è questa una delle linee maggiori delle indagini”, ha detto ai giornalisti il vice capo della polizia di Londra, Mark Rowley. “Ma certo – ha aggiunto – a questo punto dobbiamo mantenere ampie vedute riguardo al movente e di conseguenza il terrorismo rimane una delle linee di indagine che dobbiamo esaminare”.

Il sindaco di Londra, Sadiq Khan, ha esortato gli abitanti della città a rimanere “calmi e vigili”, aggiungendo che la polizia sta facendo “un lavoro incredibilmente difficile”. La donna uccisa aveva circa 60 anni. E’ stata soccorsa sul posto, ma poco dopo è morta. Le altre persone ferite sono una donna e quattro uomini. La polizia è arrivata nell’arco di cinque minuti, alle 22.39, dopo essere stata chiamata perché un ragazzo stava insultando e minacciando i passanti con un coltello. Rapidamente il ragazzo è stato immobilizzato, con un taser, una pistola elettrica, e quindi condotto in ospedale. 
In mattinata il giovane è stato dimesso dall’ospedale ed è stato preso in custodia dalla polizia che gli ha formalizzato l’accusa di omicidio. “Continuiamo a concentrare la nostra linea d’indagine sulla salute mentale” dell’arrestato, ha affermato un portavoce di Scotland Yard, precisando che restano peraltro aperte le piste “sul movente”.
L’aggressione è avvenuta in una zona normalmente popolata di turisti, nei pressi del British Museum, nella stessa area dove scoppiò una delle bombe esplose in contemporanea nella capitale britannica, su tre treni della metropolitana e un autobus, il 7 luglio del 2005, causando la morte di 52 persone. Proprio ieri, la polizia di Londra aveva annunciato un rafforzamento delle misure di sicurezza, aumentando il numero degli agenti armati nelle strade da 600 a 2.800 unità, “per proteggere il pubblico da tutti i tipi di minacce”, alla luce di quanto avvenuto negli ultimi tempi in tutta Europa. Ora ci sarà un ulteriore giro di vite. “Gli abitanti di Londra noteranno un aumento della presenza della polizia nelle strade, compresa quella di agenti armati, come misura di precauzione”, ha detto Rowley. Il caso è attualmente affidato alla polizia metropolitana londinese, ma con il supporto dell’unità antiterrorismo.

La dinamica dell’attacco – Le prime segnalazioni su un giovane armato con coltello che stava prendendo di mira passanti, urlando, nella zona di Russell Square, sono arrivate verso le 22,30 locali (le 23,30 in Italia), ha sottolineato un portavoce della polizia, precisando che i primi agenti hanno raggiunto la zona nel giro di 5 minuti, ma che le telefonate di allarme sono proseguite fin verso le 23 locali dall’area di Russell Square come dalle adiacenti Montague Street, Bloomsbury Square e Great Russell Street, mentre l’aggressore veniva individuato e fermato. Intanto la zona resta presidiata anche stamattina e la circolazione stradale e’ deviata da una delle vie che conducono verso la piazza teatro dei fatti. 
‘Simile ad attacco metro dicembre’ – Si moltiplicano sui media britannici i paralleli fra l’attacco di ieri sera a Russell Square e quello compiuto nel dicembre scorso nella stazione periferica della metropolitana di Leytonstone, nell’est di Londra, da Muhiddin Mire, un trentenne britannico di origini somale che con armi da taglio feri’ in particolare in modo grave un passeggero. Mire, come il 19enne arrestato per i fatti di questa notte, fu allora descritto dagli investigatori come una persona con problemi mentali ed e’ tuttora recluso in un ospedale psichiatrico, ma la polizia accerto’ anche che si era in qualche modo ispirato su internet alla propaganda dei jihadisti dell’Isis. Proprio nei giorni scorsi, Mire e’ stato condannato all’ergastolo (ma con la possibilita’ di invocare la liberta’ su cauzione fra poco piu’ di otto anni) da un giudice che nel verdetto lo ha in effetti indicato come uno squilibrato, riconoscendone tuttavia pure un movente di tipo terroristico.