
ILARIA CAPUA, PROSCIOLTA DALL’ACCUSA DI DIFFONDERE IL VIRUS DELL’AVIARIA: “MI SENTO SFREGIATA”
Rainews
Il sollievo ma anche la grande amarezza per quello che senza mezzi termini definisce un calvario. Ilaria Capua era una delle ricercatrici italiane di punta prima che le piombasse addosso l’accusa di aver favorito la diffusione del virus dell’aviaria allo scopo poi di guadagnare denero vendendo un vaccino. Ora si è trasferita negli Stati Uniti dove dirige il centro di eccellenza dell’Universita’ della Florida dedicata alla ‘One Health’ ma per 26 mesi quella accusa l’ha inseguita.
La vicenda giudiziaria
La virologa era stata coinvolta in un’inchiesta della magistratura di Roma su un presunto traffico illegale di Virus.
Nel mese di aprile 2014 viene iscritta nel registro degli indagati per associazione a delinquere finalizzata alla corruzione, abuso di ufficio e traffico illecito di virus. L’indagine coinvolgerebbe in tutto 38 persone, tra cui il Direttore Generale dell’Istituto Zooprofilattico, Igino Andrighetto, il Direttore Sanitario Stefano Marangon, alti funzionari del Ministero della Salute tra cui Romano Marabelli, Gaetana Ferri ed Ugo Santucci, oltre al marito della Capua. Il settimanale l’Espresso riporta di una presunta cessione illecita di stipiti virali ad aziende farmaceutiche per la produzione di vaccini veterinari e sfruttamento illecito dei diritti del brevetto DIVA con la costituzione di un cartello di industrie farmaceutiche veterinarie per il controllo di epidemie H7 nel pollame negli anni 1999-2006.
Ieri Ilaria Capua è stata prosciolta dalle imputazioni di associazione a delinquere, epidemia e tentata epidemia.
Capua al Corriere della Sera: “E’ come se mi avessero gettato addosso dell’acido”
La ricercatrice – che nel frattempo si è trasferita negli Stati Uniti dove dirige il centro di eccellenza dell’Universita’ della Florida dedicata alla ‘One Health’ – si dice oggi “sfregiata”. “E’ come se mi avessero gettato dell’acido addosso: certe ferite non se ne vanno”, dice a Gian Antonio Stella del Corriere della Sera.