
Migranti, Austria vuole rigidi controlli al Brennero: pronta rete di 400 metri
Adnkronos
L’Austria ha in mente di iniziare i controlli più rigidi al valico di frontiera del Brennero a fine maggio o inizio giugno, quando si prevedono circa 500 arrivi al giorno. Lo riporta il giornale ‘Tiroler Tageszeitung’ che, citando la polizia austriaca, spiega che per gestire il flusso di persone ai posti di blocco sarà costruita una recinzione metallica di 400 metri.
I camion e le auto dovranno rallentare a 30 chilometri orari e saranno perquisiti all’incrocio, a cavallo tra una delle più trafficate vie commerciali d’Europa. Saranno fermati anche i treni che attraversano il Brennero dall’Italia verso l’Austria.
RENZI – “Nei primi quattro mesi dell’anno il numero dei migranti arrivato in Italia è inferiore a quello del 2014 e sostanzialmente uguale a quello del 2015” e “tutto ciò conferma, ove ce ne fosse il bisogno, che l’ipotesi di chiudere il Brennero è sfacciatamente contro le regole europee, oltre che contro la storia, contro la logica e contro il futuro”. Lo scrive il premier Matteo Renzi nella sua enews.
GENTILONI – “Confidiamo che Vienna non prenderà decisioni unilaterali nei prossimi mesi. E che l’Austria continuerà a collaborare strettamente con noi nella crisi dei profughi”. Ad esprimere l’auspicio è il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, in un’intervista al quotidiano austriaco ‘Die Presse’.
“Qui non si tratta soltanto di un problema bilaterale. L’Austria e l’Italia sono membri di una comunità e questa comunità si chiama Unione Europea – afferma il ministro – L’Ue ha delle regole che vanno rispettate: la chiusura di confini all’interno dello spazio Schengen non può essere decisa da singoli Stati. Al riguardo, gli accordi Ue prevedono condizioni ben precise: la premessa è che si tratti di una situazione estrema che comprometta la sicurezza del Paese, oppure di una situazione di emergenza. Le misure devono comunque essere ‘proporzionali’. Attualmente non esiste nessun fattore esterno che giustificherebbe la chiusura del Brennero: sebbene i flussi migratori attraverso il Mediterraneo verso l’Italia siano intensi, non sono diversi da quelli del 2014 e del 2015 – siamo ancora lungi da un’invasione”.
Quanto alla possibilità che l’Italia introduca controlli ai confini, Gentiloni replica: “Non voglio discutere su possibili reazioni e controreazioni, di scenari che in questo momento non sono di attualità. Capisco le preoccupazioni austriache e apprezzo lo sforzo compiuto dal vostro Paese per accogliere un numero elevato di richiedenti asilo. Ma, ripeto, serve collaborazione, non decisioni unilaterali. Dovremmo piuttosto riflettere sulla considerevole importanza simbolica, storica ed economica del confine del Brennero in Europa”.