marzo 11

ECCO COME CAPIRE IN 4 PUNTI LE MOSSE DI DRAGHI

Alessandro Pedrini
SuperMario rilancia la spinta all’Europa che stenta a ripartire. E lo fa sorprendendo tutti, ad un anno circa dalla scelta di immettere liquidità sui mercati: azzera i tassi di interesse e aumenta gli acquisti dei titoli di debito di 20 miliardi al mese, passando da 60 mld a 80 mld, estendendo, per la prima volta, anche alle obbligazioni delle imprese private. Alle banche, infine, prestiti mirati per imprese e famiglie. Nello specifico, dal prossimo 16 marzo diminuiranno i tre principali tassi di interesse: il tasso di rifinanziamento che passerà dallo 0,05% allo 0%, quello sui depositi da -0,3% a -0,4% e quello sulla liquitidà di breve dallo 0,3% allo 0,25%. Per incentivare il finanziamento a imprese e famiglie la BCE ha lanciato anche 4 operazioni di TLTRO cioè prestiti a lungo che possono scendere fino a -0,4%. Piu’ le banche smorzeranno il credit crunch piu’ il tasso sarà vantaggioso per loro. 
Ora, cerchiamo di capire in concreto che cosa ciò comporta:
1. I tassi di interesse praticati dalla BCE vanno a zero, cio’ significa che il costo del denaro è zero. Quindi le banche posso finanziarsi dalla BCE senza costi. Ciò comporta una spinta importante agli investimenti e ai consumi. 
2. Se le banche lasciano i soldi che hanno preso a prestito presso la BCE, ovvero li depositano, hanno un costo dello 0,40%. Quindi le banche non hanno interesse a prendere i soldi che costano zero dalla BCE per poi lasciarli depositati. Sarebbe un costo, quindi li prendono per farli circolare facendo così girare l’economia. 
3. Vengono favoriti ulteriormente i finanziamenti a lunga scadenza finalizzati al mondo produttivo attraverso operazioni di TLTRO. Più le banche “allenteranno i cordoni della borsa” e più guadagneranno. La BCE, in pratica pagherà alle banche fino allo 0,4% di interesse se queste concederanno finanziamenti a lungo termine a imprese e famiglie. 
4. Le operazioni di aumento della massa monetaria ovvero di acquisto di titoli di debito dello stato e imprese passano da 60mld al mese a 80 mld al mese. Ciò significa un notevole alleggerimento del peso del debito pubblico per i paesi più esposti, Italia in primis. 
Proprio per questo ultimo punto Draghi viene accusato di aver favorito paesi con un alto debito pubblico ovvero l’Italia. Questa è una manovra espansiva che darà una grande spinta all’economia, ma sta ai singoli Paesi approfittarne, attraverso percorso di riforme. E’ un’occasione unica e enorme che l’Italia non deve farsi sfuggire.