gennaio 14

PRIMA CASA, ORA SI PUÒ AVERE ANCHE IN LEASING

Dal 1 gennaio è in vigore la nuova normativa per accedere a questo contratto. Le agevolazioni fiscali sono maggiori rispetto al mutuo. Ma anche i tassi di interesse potrebbero essere più alti.

Stefania Aoi per Repubblica

Case in leasing. Dal primo dell’anno sono entrate in vigore le nuove norme che estendono questo contratto anche ai cittadini che vogliono avere una prima abitazione. Con il leasing immobiliare la banca si obbliga ad acquistare un immobile o a farlo costruire in base alle esigenze di chi poi dovrà utilizzarlo.
Uno dei più grossi vantaggi, rispetto al mutuo, è che non solo questo nuovo strumento consente delle agevolazioni fiscali sugli interessi pagati con le rate, ma anche detrazioni Irpef del 19% sui canoni da versare, fino a 4mila euro per chi ha più di 35 anni e fino a 8mila per chi ne ha di meno e un reddito inferiore ai 55 mila euro. 

Si tratta di una normativa sperimentale. Sarà in vigore sino al 31 dicembre 2020 e come in tutti i casi di leasing, chi utilizza l’abitazione potrà, alla scadenza del contratto, scegliere se acquistare o meno l’immobile a un prezzo pattuito. In caso d’inadempimento dei pagamenti, l’utilizzatore dovrà restituire alla società di leasing la casa, che sarà venduta ai valori di mercato, restituendo al moroso quanto gli spetta e sottraendo i canoni scaduti e non pagati, quelli che restano da pagare e altre spese legate alla vendita dell’immobile). In caso quanto ottenuto dalla vendita non sia sufficiente a coprire questi costi, dovrà essere il cittadino a metter mano al portafoglio. Comunque in caso di difficoltà a pagare il canone, può essere anche richiesta la sospensione delle rate come per il mutuo. Ma solo in alcuni casi, come la perdita del posto di lavoro subordinato o Cococo. Ma non per la cessazione del rapporto di lavoro subordinato non dipendente. E comunque solo per una volta e per un periodo massimo di 12 mesi.

Tra i vantaggi fiscali previsti per chi ricorrerà al contratto di leasing – come spiega il portale Tasse e tributi.com – c’è anche la possibilità di detrarre i costi di acquisto della casa, in caso si decidesse di esercitare l’opzione, per un importo massimo di 20mila euro se si hanno meno di 35 anni. Per un importo fino ai 10mila euro se si è più grandi. Secondo l’associazione dei consumatori, Adiconsum, tra i più grandi svantaggi di questo nuovo strumento c’è, viceversa, “il pagamento di un canone iniziale di importo mai inferiore al 15 per cento del valore dell’immobile e poi la maxirata finale”. Inoltre, i tassi di interesse potrebbero essere più alti di quelli dei mutui. “Anche per questo – spiega il responsabile studi e progetti di Adiconsum, Fabio Picciolini – è difficile pensare che avverrà un travaso dai mutui al leasing. Di sicuro è una possibilità in più per 200mila giovani sotto i 35 anni e per 800mila potenziali acquirenti di prima casa”.