
Banche, centro-destra attacca: “Mozione sfiducia contro governo”. Padoan: ‘Boschi ne uscirà alla grande’
Ansa
“Domani presenteremo, tutto il centrodestra unito, alla Camera come al Senato, una mozione di sfiducia contro il governo. Boschi è solo una figlia di questo governo, una figlia in conflitto di interessi, ma chi ha i più grandi conflitti di interessi è il presidente Renzi”. Lo afferma Renato Brunetta, capogruppo di Fi alla Camera.
Inatnto il M5S ha reso noto di aver presentato la mozione di sfiducia nei confronti di Maria Elena Boschi anche al Senato, dopo averla già depositata alla Camera. ‘Pur nella convinzione – afferma una nota dei 5 Stelle – che, in realtà, il ministro dovrebbe dimostrare un minimo di rispetto nei confronti degli oltre 10mila risparmiatori truffati e fare un passo indietro dimettendosi”.
Il ministro Maria Elena Boschi “uscirà alla grande, non ha nulla da nascondere”. Lo ha detto il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan a Radio Anch’io.
Padoan, piena fiducia a Bankitalia e Consob – “Le istituzioni sono solidali e forti. Piena fiducia a Bankitalia e Consob”. Così a Radio Anch’io, il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan. L’attività di vigilanza – ha aggiunto riferendosi alle 4 banche salvate – non è messa in discussione”.
Padoan, presto per parlare soglie rimborsi – “E’ ancora presto per parlare di soglia. Stiamo attivando un meccanismo di arbitrato”. Così a Radio Anch’io il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan risponde alla domanda sulla soglia per i rimborsi ai risparmiatori coinvolti nel caso delle obbligazioni subordinate.
Padoan, senza investimenti continueremo a vivacchiare – “Se gli investimenti nell’economia reale e a lungo termine non ripartono, continueremo a trovarci nell’attuale situazione vivacchiante, in cui si cresce, ma solo un po’”. A dirlo il ministro Pier Carlo Padoan. “Ma non è un destino inevitabile, e la politica economica può fare molto. Ci sono spazi per reagire e rimettere gli investimenti al centro”.
Banche: Nicastro, fenomeno molto più circoscritto – I problemi che hanno coinvolto i risparmiatori delle 4 banche in crisi “è un fenomeno acuto ma fortunatamente molto più circoscritto” di quanto paventato inizialmente. Così Roberto Nicastro, presidente delle 4 ‘good bank’ precisando che ci sono “circa un migliaio di casi molto delicati” cui è dedicata la “massima attenzione”. Parlando a Radio Anch’io Nicastro ha precisato che ci sono poi 8.000 risparmiatori che hanno visto un coinvolgimento del proprio patrimonio tra l’1 e il 29% e infine “un migliaio di casi intermedi”. “E’ umano sviluppare la preoccupazione” ha sottolineato Nicastro dicendosi tuttavia “assolutamente sereno” per due motivi: innanzitutto perché “sono state costituite quattro nuove banche fortissime per servire al meglio i propri clienti e i territori”. In secondo luogo, Nicastro ha ribadito che “i numeri sono molto più piccoli” di quanto si pensasse. I problemi, ha sottolineato infatti, riguarda “l’1% dei clienti e di questi il 10% si trova in una situazione molto delicata”.
Etruria, due indagati per conflitto interessi – L’ultimo presidente di Banca Etruria Lorenzo Rosi e l’ex consigliere di amministrazione Luciano Nataloni, già vicepresidente di Banca Del Vecchio, sono stati iscritti nel registro degli indagati nel fascicolo aperto dalla procura aretina sul conflitto di interessi, il terzo filone di indagine dopo quello relativo alle false fatturazioni e l’altro per il reato di ostacolo alla vigilanza. La conferma da parte della procura di Arezzo è arrivata stamani dopo le anticipazioni di alcuni quotidiani. I nomi di Rosi e Nataloni erano evidenziati nel verbale redatto dagli ispettori di Bankitalia al termine delle verifiche effettuate sull’istituto aretino. Per Rosi, secondo l’organo di vigilanza, il conflitto risiederebbe nelle attività della cooperativa ‘La Castelnuovese’ di cui Rosi era presidente. Nove le posizioni rilevate invece nei confronti di Luciano Nataloni.