
Telecom: Niel all’11%, tra azioni e derivati
Ansa
Il francese Xavier Neil ha acquistato l’11% di Telecom. Il 6% in azioni, il 5% in derivati. Il titolo vola a Piazza Affari e guadagna il 4%.
Nel dettaglio l’imprenditore francese ha in mano opzioni call (diritto d’acquisto) per una quota pari al 6% di Telecom Italia e ha sottoscritto derivati cash settled per un altro 5% del capitale del gruppo italiano.
Il miliardario Xavier Niel, classe 1967, è il fondatore azionista di Free, uno dei principali gruppi di tlc e internet provider Oltralpe. E’ inoltre uno dei soci di riferimento del quotidiano Le Monde. Secondo fonti finanziarie il suo arrivo in Telecom non è collegato a quello di Vivendi, il colosso dei media transalpino che fa capo a Vincent Bollorè, già socio al 20% del gruppo italiano. Di fatto però, in attesa che l’ingresso di Niel venga ufficializzato negli aggiornamenti alla Consob sulle partecipazioni rilevanti, la presenza francese in Telecom è ora nell’ordine del 31%.
Telecom: da Oi sì a LetterOne, stringe tempi per fusione Tim – Il Cda di Oi ha detto sì con voto unanime alla proposta di Letter One ma ha domandato alla società del russo Friedman di garantire un’iniezione di capitali di 4 miliardi di dollari invece di una cifra ‘fino a’ 4 miliardi della proposta iniziale. Il board ha poi chiesto di stringere i tempi da 9 mesi a soli 60 giorni per un accordo con Tim. Lo afferma il quotidiano Globo secondo il quale Oi e l’advisor Btg Pactual ora cominceranno a lavorare a una proposta a Telecom Italia per una fusione Oi-Tim.
Niel comunica a Consob, diritti di voto su 11,2% – Xavier Niel ha comunicato a Consob il 28 ottobre di avere una ”posizione lunga complessiva in Telecom” che gli da’ diritti di voto sull’11,209% del capitale. Lo segnala Consob negli aggiornamenti sulle partecipazioni rilevanti.
”Al 21 ottobre ha una posizione lunga complessiva, tramite la societa’ indirettamente controllata Rock investment” composta da ”una partecipazione potenziale pari al 6,100% del capitale con diritto di voto derivante dalla stipula di differenti contratti di opzione “call” (un contratto relativo ad un 4,888% che prevede il regolamento al 21 giugno 2016; un contratto relativo ad uno 0,606% che prevede il regolamento in cinque tranches tra un giorno lavorativo precedente e tre giorni lavorativi successivi al 21 settembre 2017; un contratto relativo ad uno 0,606% che prevede il regolamento in cinque tranches tra un giorno lavorativo precedente e tre giorni lavorativi successivi al 21 novembre 2017)” e da ”altre posizioni lunghe pari al 5,109% del capitale con diritto di voto”.