ottobre 02

Milano Expo, alimentare: sale a 36 miliardi il fatturato delle cooperative Boom dell’export dei formaggi

da Corriere della Sera

Quasi cinquemila imprese — 4.894 per la precisione — e più di 36 miliardi di euro di fatturato, con una crescita del +0,3% rispetto al periodo 2013/2014. Sono questi gli ultimi dati sulle dimensioni economiche della cooperazione agroalimentare presentati venerdì 2 ottobre a Expo 2015 nel convegno promosso dall’Osservatorio della Cooperazione Agricola Italiana. Sulla base di un’analisi effettuata su un campione di 386 unità, effettuata a marzo 2015, è emerso come le cooperative alimentari italiane si approvvigionino di materia prima in maniera privilegiata dai propri soci agricoli, con percentuali che variano dal 71% della zootecnia da carne sino al 88% nel comparto lattiero-caseario e al 89% nell’ortofrutticolo. Risulta quindi saldo il legame con il territorio e la base agricola nazionale, che si traduce in produzioni che sono un’importante espressione del made in Italy alimentare. 

Buoni anche i risultati relativi alle esportazioni: nel 2014 la quota di giro d’affari realizzata dalla cooperazione sui mercati esteri è stata di poco inferiore al 17%. Considerando i principali settori cooperativi, la maggiore propensione all’export riguarda il vino (33%) seguito da ortofrutta (23%) e latte (11%). I migliori trend di vendita sui mercati esteri sono messi a segno dalla cooperazione lattiero-casearia (+10,6%), mentre una leggera flessione si registra per vino (-0,7%), causata dal calo di vendite del prodotto sfuso, e dall’ortofrutta (-1,2%), in linea con le tendenze generali del settore. Tra i prodotti esportati dalle imprese cooperative prevalgono i prodotti a marchio proprio (48%), seguiti da private label (26%) e prodotti finiti senza marchio del produttore (21%). La denominazione di origine si conferma fattore di successo per affermarsi sui mercati esteri: per il settore vitivinicolo la percentuale Dop è di ben il 58% e raggiunge addirittura il 77% per i formaggi.

Nell’ortofrutta alle Dop (26%) si affiancano anche le vendite del biologico (6%). Il principale mercato estero è quello comunitario, ma crescono anche i mercati extra-UE. «L’indagine sull’export cooperativo ci consente di recuperare informazioni utili sul trend di penetrazione e di vendita delle cooperative sui mercati esteri e di comprendere quali sono le maggiori difficoltà che a tutt’oggi limitano la crescita dell’export», spiega Giorgio Mercuri, Presidente dell’Alleanza delle Cooperative Agroalimentari. Tra le principali limitazioni «risultano esserci i difficili rapporti con la grande distribuzione organizzata (GDO) estera, ma anche non adeguate competenze manageriali e la mancanza di un forte sistema Paese che accompagni le imprese cooperative. Su questi aspetti dovremo sicuramente continuare a lavorare, con il supporto del Ministero e di tutto il governo».