agosto 07

Papa: respingere migranti è guerra

“Pensiamo – ha detto il Papa al Meg parlando di conflitti che finiscono in guerre – a quei nostri fratelli Rohingya che sono stati cacciati via da un Paese, da un altro, da un altro, vanno sul mare, quando arrivano a un porto, a una spiaggia, gli danno un po’ d’acqua, un po’ da mangiare e li cacciano via sul mare, questo è un conflitto non risolto, questo è guerra, questo si chiama violenza, si chiama uccidere”. Migranti Rohingya sono stati respinti nelle scorse settimane da Birmania, Malesia, Thailandia e Indonesia. 
“Ognuno deve individuare le tensioni della sua vita”, che “fanno crescere” e ogni giovane deve avere la “virtù del coraggio” di affrontarle, “un giovane senza coraggio è annacquato”, “va in pensione a 20 anni”, “se vede tutto sicuro e tranquillo nella vita”. Lo ha detto il Papa ai ragazzi del Meg: non amare “la tensione per la tensione, questo ti farà male”.
“Soltanto in paradiso non ci saranno i conflitti”. “Cosa sarebbe una famiglia, una società senza conflitti? Sarebbe un cimitero, perché soltanto nelle cose morte non ci sono conflitti e tensioni”. Lo ha detto il Papa rispondendo alle domande di alcuni ragazzi del Movimento eucaristico giovanile, in udienza per il centenario della fondazione. Il Papa ha affrontato i temi del conflitto, del rispetto, del dialogo e dell’incontro con Gesù.