
Discoteche. Giro di vite del Viminale
Fiorenza Sarzanini per Corriere della Sera
La linea tracciata dai vertici del Viminale è quella adottata a Rimini: di fronte a irregolarità dovrà scattare immediata la chiusura. Niente rinvii o ripensamenti perché in gioco c’è la vita dei giovani e dunque bisognerà agire con il massimo rigore. La direttiva era stata imposta già alla fine di maggio, proprio in vista dell’estate, quando il capo della polizia Alessandro Pansa si era confrontato con i questori e aveva concordato con loro sulla necessità di intensificare i controlli in tutte quelle «piazze» del divertimento che troppo spesso si trasformano in luoghi di morte. Discoteche, ma anche luoghi dove si organizzano rave party, punti di ritrovo che troppo spesso vengono governati da spacciatori italiani e stranieri.
Test su chi guida
Molta attenzione è puntata sul lavoro della Stradale con i controlli sperimentali che nel fine settimana vedono lavorare le pattuglie miste di agenti e ufficiali medici. L’obiettivo è evidente: impedire che possano guidare o comunque andare in giro persone sotto effetto di alcol o stupefacenti, o addirittura entrambi. Il primo accertamento si fa con l’etilometro, poi scattano le nuove verifiche. E allora la procedura prevede il prelievo di tre campioni di saliva. La prima analisi si fa sul posto, se c’è reazione alla presenza di droghe scatta il ritiro preventivo della patente. Il secondo campione viene sottoposto al test il giorno successivo: se il risultato è nuovamente positivo, la patente viene inviata in prefettura e scatta anche la sanzione. Il terzo, viene tenuto per eventuali contestazioni, ma anche per i provvedimenti che il prefetto può prendere se si tratta di consumatori abituali.
Sms gratuiti
La direttiva del prefetto Pansa non lascia equivoci rispetto alla necessità «di combattere il fenomeno dello spaccio che colpisce fortemente i cittadini e le loro famiglie». Non a caso viene sollecitata «la possibilità di incentivare tutte le modalità di acquisizione di elementi informativi da parte dei cittadini come la direttiva che nel settembre 2014 ha introdotto il servizio di sms telefonico, gratuito per i denuncianti, con il quale poter segnalare episodi di spaccio negli istituti scolastici e nelle adiacenze degli stessi».
Quanto previsto per le scuole si applicherà dunque anche alle discoteche e a tutte le altre zone dove i giovani si incontrano. Perché, questo sottolinea Pansa «allo scopo di contribuire all’innalzamento degli standard di sicurezza della comunità è stata prevista la promozione di campagne di sensibilizzazione nei confronti dei cittadini che saranno invitati a fornire ogni informazione ritenuta utile ai fini preventivi e repressivi e a interloquire con le forze di polizia anche mediante gli strumenti informatici di cui le stesse dispongono».
Licenze e orari
Si punta alla prevenzione, ma si agisce anche con la repressione. Sono stati pianificate attività in tutti i locali maggiormente frequentati dai ragazzi. Oltre alle verifiche amministrative sulle licenze, grande attenzione è stata raccomandata per la vendita di alcolici: chi consente ai minori di poter bere, rischia i sigilli immediati. Uguale provvedimento deve scattare se non si rispettano gli orari di chiusura. Non solo. Le discoteche dovranno garantire di poter contare su un servizio di vigilanza che impedisca l’ingresso e l’attività di chi vende droga, ma anche di chi organizza festini con minorenni o comunque agevola la prostituzione.
A Rimini e Riccione, ma anche in altre zone della penisola dove maggiore è la concentrazione di discoteche, si è deciso di «predisporre un articolato sistema di controlli, che partendo dalle stazioni, dai caselli autostradali e dalle principali arterie stradali e arrivando sino ai locali di divertimento vigila sul percorso che i giovani normalmente attraversano nei fine settimana, garantendo loro sicurezza e incolumità».