Grecia, banche aperte ma caos prezzi per Iva. Atene rimborsa Bce-Fmi con i soldi Ue

Ansa

La Commissione Ue ha confermato che il pagamento di 7,16 miliardi alla Grecia è stato effettuato, e con questo prestito ponte potrà pagare gli arretrati al Fmi e le scadenze alla Bce. Il fondo, in una nota, conferma che la Grecia ha rimborsato la totalità dei suoi arretrati al Fmi. Dopo il pagamento, Atene non è più in arretrato con il Fmi. 

Anche la Bce conferma che è stata rimborsata, annuncia l’Eurotower su twitter, riferendosi ai bond in scadenza oggi per circa 3,5 miliardi emessi dalla Grecia. 
RIAPRONO LE BANCHE – Banche di nuovo aperte, Borsa chiusa e caos prezzi, nel primo giorno della nuova “normalità”. Alle 8 del mattino tutte le banche di Grecia hanno tirato su la saracinesca, segnale di un ritorno alla straordinaria, anomala quotidianità di un paese da sei anni aggrappato sull’orlo del precipizio. Ordinate e contenute le file dentro le filiali di Alpha Bank, National Bank of Greece, Piraeus Bank, Eurobank, i principali gruppi del paese. Come un qualsiasi lunedì in Italia. La Borsa resta ancora chiusa. I controlli sui capitali, immutati. Ma almeno si possono ritirare 420 euro tutti insieme, l’equivalente dei 60 euro al giorno concessi da quando è scattata la chiusura delle banche. 23 i giorni a saracinesca abbassata. Ultimo giorno lavorativo, il 26 giugno. “E pensare che in quel week end dovevamo fare la migrazione del sistema operativo…” racconta Melina, cassiera all’Alpha.

Per applicare le nuove aliquote IVA, in molti supermercati il personale è entrato alle 6,30 per cominciare a cambiare le etichette sugli scaffali. Allo Spar di via Kolokinthous i commessi sono nervosi. “Se vuole informazioni chieda alla sede centrale”. Sugli spaghetti economici l’Iva è salita al 13%.