Grecia, Tsipras all’Eurosummit: “Accordo già stasera se tutti lo vogliono”. Merkel: “No a qualunque costo”
Ansa
“Sono qui per un compromesso onesto, lo dobbiamo a tutti gli europei che vogliono un’Europa unita e non divisa: possiamo raggiungere un accordo già questa sera se tutte le parti lo vogliono”. Così il premier della Grecia Alexis Tsipras al suo arrivo all’Eurosummit. Ma, secondo la cancelliera, Angela Merkel, “i negoziati saranno durissimi, la valuta più importante che si è persa è la fiducia. Non ci sarà un accordo a qualunque costo, dovremo valutare se i vantaggi sono superiori agli svantaggi”.
A sperare con forza in un’intesa è anche il presidente della Commissione Ue, Jean Claude Juncker: “Combatterò fino all’ultimo secondo per un accordo, e spero che lo otterremo”.
Arrivando a Bruxelles, Renzi ha detto che “rispetto al punto di partenza siamo molti vicini” ad un accordo sulla Grecia. “Le distanze – ha aggiunto – si sono avvicinate di gran lunga”.
L’Eurogruppo sta lavorando ad un rapporto da sottoporre all’Eurosummit, dove propongono diverse soluzioni per la Grecia, tra cui la possibilità di considerare una “uscita temporanea” dalla zona euro. Ipotesi, inserita tra parentesi, voluta dalla Germania. E’ quanto si apprende da fonti Ue.
“L’obiettivo è raggiungere un accordo già stasera a livello di capi di stato e di governo dell’Eurozona per avviare i negoziati” con la Grecia. Così fonti europee hanno spiegato che la cancellazione del vertice a 28 è stato deciso perché “si sta lavorando al Piano A e non più a una Grexit per cui era necessaria una preparazione a 28”.
Fonti della Bce, in merito alle ricostruzioni su quanto avvenuto all’Eurogruppo di ieri sulla Grecia, dichiarano che “non c’è stato nessuno scontro” fra il presidente della Bce, Mario Draghi, e il ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schauble, ma “solo uno scambio di vedute durante il dibattito”. Secondo alcune ricostruzioni, lo scambio di vedute non si sarebbe verificato prima dell’interruzione del meeting, che quindi non sarebbe direttamente legata a questo episodio. In particolare, non ci sarebbe stato nessun comportamento aggressivo da parte di alcuno dei presenti e, di conseguenza, nessuno scontro, ma una discussione che ha coinvolto diverse persone su posizioni distinte. Anche il portavoce del ministro delle Finanze tedesco smentisce che vi sia stato alcun diverbio fra il ministro Wolfgang Schaeuble e Mario Draghi.
IL PUNTO DELLE 13
L’Eurozona si gioca oggi l’ultima chance per evitare la Grexit. Questa mattina è ripresa a Bruxelles la riunione dell’Eurogruppo e la possibilità che i ministri delle Finanze possano trovare un accordo sull’apertura dei negoziati con Atene per un terzo salvataggio appare quanto meno lontana. Secondo indiscrezioni, ieri notte intorno al tavolo dell’Eurogruppo si sarebbe consumato uno scontro tanto duro tra il ministro delle finanze tedesco Wolfgang Schaeuble e il presidente della Bce Mario Draghi da ‘consigliare’ di chiudere lì l’incontro. In particolare Schaeuble, davanti a Draghi che sostanzialmente spiegava come evitare la Grexit, lo avrebbe apostrofato dicendogli: “Non prendermi per stupido!”. La riunione è quindi ripresa stamane e la speranza è che il clima sia più disteso.
Nel pomeriggio la palla passerà comunque ai capi di Stato e di governo dell’Eurozona, ai quali spetterà decidere se dare altro tempo ad Atene – c’è chi dice una settimana – per passare dalle parole ai fatti varando almeno alcune delle più importanti riforme e riguadagnando così la fiducia dei partner. “Continuiamo a lavorare per raggiungere un accordo per iniziare i negoziati, e noi riteniamo che ci siano le condizioni per farlo”, ha detto il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan all’arrivo all’Eurogruppo. La Grecia però deve “prendere iniziative concrete a partire da domani” per ricostruire la fiducia. Intanto, il presidente del Consiglio Europeo Donald Tusk ha deciso di annullare il vertice a 28 per consentire al vertice dell’Eurozona di poter lavorare fino alle ore piccole. Matteo Renzi, dal canto suo, ha ribadito che un’Europa senza la Grecia è “impensabile”. Ma il collasso della Grecia è incombente e l’unico modo per evitarlo sarà la prosecuzione – per quanto condizionata e limitata – del programma di sostegno della Bce alle banche elleniche. Un’ipotesi che però Schaeuble, al momento, vede come fumo negli occhi.