novembre 06

Inps: Boeri: “Reddito minimo con le risorse provenienti dalle pensioni d’oro”

Ansa

Piano dell’Inps contro la povertà targato Tito Boeri: reddito minimo di 500 euro per gli over 55 grazie a prelievi da 250 mila pensioni d’oro e da 4 mila vitalizi per cariche elettive. L’istituto ha messo on line una proposta normativa in 16 articoli, che tocca a 360 gradi il sistema previdenziale e assistenziale, dal sostegno di inclusione attiva per gli over55 al riordino delle prestazioni collegate al reddito, passando per il ricalcolo dei vitalizi. Inclusi gli interventi sull’uscita flessibile e le pensioni dei sindacalisti.  

Tra le proposte anche il riordino delle prestazioni assistenziali, considerando la “cattiva selettività degli strumenti esistenti”. “Ci sono costi limitati a carico di circa 230 mila famiglie ad alto reddito (appartenenti perlopiù al 10% della popolazione con redditi più alti)”, spiega l’istituto, che si vedrebbero “ridurre trasferimenti assistenziali loro destinati
La proposta dell’Inps per introdurre la flessibilità nel sistema pensionistico prevede uscite a partire dai 63 anni con perdite non oltre il 10%. L’ente immagina uscite anticipate a 63 anni e sette mesi, con una riduzione dell’assegno che si applica alla sola quota retributiva e che tende ad assottigliarsi nel corso del tempo. Quindi le diminuzioni medie, spiega, “non eccedono il 10-11% e diminuiscono negli anni”.

L’Inps interviene anche sulle pensioni dei sindacalisti, sollecitando una armonizzazione dei trattamenti dei sindacalisti con distacco (o aspettativa) dal settore pubblico al trattamento riservato agli altri lavoratori. I dirigenti sindacali, spiega, non potrebbero così più farsi versare contributi dall’organizzazione a “condizioni molto più vantaggiose di quelle riservate alla valorizzazione a fini pensionistici dei contributi versati dagli altri lavoratori”.
Secondo fonti del governo, la diffusione della proposta di Boeri era concordata. Mentre, secondo fonti del ministero del Lavoro, la proposta è “un contributo utile al dibattito” ma “al momento si è deciso di rinviare perché” contiene misure “che mettono le mani nel portafoglio a milioni di pensionati, con costi sociali non indifferenti e non equi”. Per evitare gli oneri, sottolineano le stesse fonti, “servono risorse” che ora non ci sono.